venerdì 14 settembre 2007

Il lavoro può portare alla pazzia?

Ho deciso di raccontarvi un episodio divertente di qualche giorno fa, mentre lavoravo insieme al mio collega Andrea...

Un caldo pomeriggio, il sole che bruciava anche all'ombra e una ventina di pannelli dogati da rivestire con pellicola adesiva (chi lavora nell'ambito dell'allestimento stand per fiere sa di cosa parlo).

Pochi minuti di lavoro ed i primi segni di squilibrio affiorano dalle nostre bocche arse dal fumo di sigarette e da una fanciullesca voglia di trasformare quel compito in un'impresa fantastica.

Tutto d'un tratto il mondo che ci circondava era costellato da personaggi di fantasia, un pannello dietro l'altro ed Andrea diceva che il sole si stava dirigendo verso di noi per aumentare il livello di difficoltà... Disse che avevamo cominciato a livello easy ed ora cominciava il livello hard per poi passare ad expert.

Per noi il livello normal fu l'inizio del delirio, come nel più complesso dei videogame io divenni una creatura del nord, avvantaggiata nella potenza, e lui un ninja, con livelli di abilità ed agilità che sarebbero aumentati esponenzialmente migliorando di livello il nostro status.

Inventando nuove tecniche di adesione e spatolamento lui guadagnava in Intelligenza ed io in forza.

Come in un mix tra Tolkien, Rowling ed il videogame Oblivion, cominciavamo seriamente a diffidare di alcuni colleghi magazzinieri, le cosiddette creature dell'est e le creature del sud.

I primi, rumeni, avevano il compito di disturbare il nostro lavoro come una sorta di quest nella trama principale, mettendo in crisi le nostre già labili menti, mentre le creature del sud, senegalesi, erano degli esseri che con le loro magie woodoo ci avrebbero fatto rovinare di tanto in tanto strisce di pellicola...

Come se non bastasse, ogni qualvolta scompariva un taglierino od una spatola, imprecavamo contro i maledetti folletti, esseri invisibili che furbi e dispettosi rubavano i sopra citati attrezzi per farci perdere tempo, svantaggiandoci nei confronti dei boss che a fine lavoro avremmo incontrato (i titolari).

Per combattere tali malefizi, io mi privai della maglietta guadagnando così in resistenza e recuperando energia, mentre Andrea cominciò ad eseguire movimenti aggraziati degni di Gandalf il grigio, brandendo il taglierino contro l'adesivo e citando la tecnica del taglio supremo, mossa speciale che solo con lo status di eletto si poteva raggiungere.

Il lavoro continuava e tra i folletti che nascondevano gli attrezzi e creature che disturbavano il nostro compito, noi due eroi cercavamo di interagire con altri personaggi che di tanto in tanto vagabondavano nel nostro villaggio.

Fu Tony (all'anagrafe Trandafir, che tradotto in italiano significa Rosa) che fece per primo la sua comparsa, proprio mentre discutevamo di come quel gioco avesse una grafica incredibilmente realistica; entusiasmo svanito quando Andrea disse che Tony era un personaggio con pochi poligoni e che i programmatori avevano rovinato tutto...

Tra campi di aura, abbeveraggio utile al recupero degli attributi e mosse speciali il lavoro giunse finalmente al termine, momento in cui tutti i nostri nemici, come nel migliore dei film romantici, ci vennero in aiuto... I folletti fecero sparire errori di taglio e bolle d'aria come per magia, le creature del sud, con le loro pozioni, evitarono lo scontro con i boss e le creature dell'est finirono il lavoro di confezionamento dei pannelli così duramente rivestiti.

Noi due eroi tornammo nella nostra dimora (ufficio grafico) per rifocillarci e goderci il tanto agognato filmato finale; un supposto divx del nuovo film della pixar Ratatuille, fresco fresco di download, che come avrete capito... Non si rivelò tale... :)

In conclusione, cari lettori, io dico che il lavoro nuoce gravemente alla salute di chi lo prende con troppa serietà e stress, ma tra ospedale e manicomio, solo a voi rimane da scegliere...

The End
MaGiPeFa

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma questo andrea è proprio creativo!! e tu...caro marcello rimettiti la maglietta che non è proprio un bel vedere! e poi in questa storia mancano le fatine!! o forse le streghe??? bohhh fede

Anonimo ha detto...

bello ratatui con i peluches :-))