martedì 11 settembre 2007

Pedana vibrante, rischi per la salute?


E’ ormai risaputo che, nell’ambito del fitness, le mode e le tendenze, facciano breccia nel cuore dei fruitori delle palestre, spesso senza porsi troppe domande sul “cosa si stia facendo” o su cosa si “possa ottenere”.
Un po’ perché c’è l’esigenza di voler raggiungere rapidamente, e col minimo sforzo, risultati da sogno, un po’ perché, per primi gli istruttori, spesso non hanno un’adeguata formazione e consapevolezza di cosa realmente stiano facendo fare ai loro allievi.

Una delle ultime mode è la famosa pedana vibrante, ormai sempre più presente nei centri fitness, con l’idea che possa far ottenere (naturalmente in tempi rapidi) incrementi della forza, della massa muscolare, rimozione di inestetismi ed adiposità diffuse, nonché un effetto dimagrante e preventivo/terapeutico nei confronti dell’osteoporosi.

Innanzitutto chiariamo cosa siano le vibrazioni. Le vibrazioni rappresentano delle oscillazioni meccaniche in grado di sollecitare stimoli riflessi (e relative contrazioni muscolari) in chi le subisce attraverso delle pedane.
Le vibrazioni possono essere misurate secondo l’ampiezza (in mm), la frequenza (in Hz), e l’accelerazione (in g).

Ma l’applicazione delle vibrazioni mediante la pedana, possono avere effetti negativi, se non sulla performance, sullo stato di salute dell’individuo? A tal proposito sono state condotte delle ricerche in Germania utilizzando un campione di individui già sottoposti a sedute di allenamento “tradizionali” finalizzate all’incremento della forza.

La richiesta per questi atleti era di cercare l’attenuazione delle vibrazioni rispetto alla testa, stando in piedi sulla pedana con un sovraccarico pari al 30% del peso corporeo. Le vibrazioni cui sono stati sottoposti variavano in frequenza da un minimo di 5 ad un massimo di 25 Hz, per un periodo di 30 secondi, cui succedeva una pausa di altri trenta, prima di ripetere la prova ad una frequenza maggiore, quindi partendo da 5 Hz ed incrementando di 5 Hz per volta sino ad arrivare a 25Hz.

L’esito della ricerca, che si è avvalsa di sensori per la misurazione delle vibrazioni a livello della testa, e del grado di contrazione della muscolatura, ha evidenziato come, l’attivazione dei vari distretti muscolari avveniva con oscillazioni marcate fra i diversi individui testati, segno evidente che, la coordinazione motoria richiesta è assolutamente più complessa rispetto a quanto non si creda. Quindi l’esercizio non è affatto semplice come viene pubblicizzato.
Inoltre le vibrazioni a carico della testa hanno una maggiore rilevanza proprio per frequenze più basse.

Quindi il rischio di alterazioni percettive non esiste, ma solo se l’utilizzo della pedana vibrante avviene cercando di contrastare lo scuotimento della testa, ed incrementando gradualmente l’intensità dell’esercizio e l’eventuale sovraccarico utilizzato.
Questo a prescindere dal grado di allenamento degli utilizzatori, che cercheranno sempre di sottoporsi a preliminari sedute per il miglioramento della coordinazione e ammortizzamento.
Il periodi di familiarizzazione all’attrezzo sarà ovviamente più lungo per individui di una certa età, o per soggetti particolarmente giovani, come per i soggetti scarsamente allenati.
In ogni caso, per evitare problemi, nel comune uso che viene fatto in palestra, su soggetti mediamente allenati, i tempi di impiego devono essere brevi e l’intensità moderata.

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Bibliografia e approfondimenti consigliati:
- “L’allenamento vibratorio” a cura di M. Gulinelli, SDS Anno XXIV, numero 64
- E. Muller, et. Al.; Elektrostimulation und Whole Body Vibration: zwei erfolgreiche Kraftrainingmethoden?
- Kleinoder H. et Al.; Sicherheits und Leisungsoptimierung imVibrationstraining, in: Bundesinstitut fur Sportwissenschaft, Bisp – Jahrbuch 2003, Bonn, 2004, 253-258
- Schwarzer J., Spitzenpfeil, Mester J. Physical assessment and quantification of vibration load; in: Muller et. Al.; Abstract book of the 2nd Congress ok skiing and science St. Christoph, 2000, 76-77

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Suul'allenamento vibratorio si sono fatte parecchie ricerche, le controindicazioni esistono e si applicano per di piu' a persone che soffrono di particolari problemi come osteoporosi, gravidanza o malattie della colonna vertebrale.
Le pedane vibranti recenti e evolute offrono un allenamento completo mai raggiunto prima e sono anche adatte per il dimagrimento, i trattamenti anti-invecchiamento e la riabilitazione.
Esistono siti che spiegano molto bene questa nuova tecnologia, vedi Perdere peso con la pedana vibrante o
L'allenamento vibratorio

Pedana Vibrante ha detto...

Hai ragione, ma c'è da stare comunque attenti perchè molte pedane non servono a niente! Secondo il mio parere per aver una buona pedana bisogna avere prodotti di alta qualità che se vogliamo rappresentare in soldi circa 600 1000 euro

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu